Chinese chief of RBAP wants to change UNDP image and perception -- will he succeed ?

The new Director of the of the Regional Bureau for Asia and the Pacific at the United Nations Development Programme (UNDP) says it is time to have an honest dialogue with some of its government partners so that they see UNDP, not as a donor, but rather as a trusted development partner.

Mr Haoliang Xu assumed his role as the new director on September 2.

A Chinese national, Mr. Xu has held various leadership positions in UNDP, most recently as Deputy Director of the Regional Bureau for Europe and the Commonwealth of Independent States.

“I am very excited about my new role. I believe that the significant unfinished business of the Millennium Development Goals (MDGs) remains the defining challenge of our time. Accelerating MDG progress and meeting the original deadline of 2015 must remain a top priority. Over the years, UNDP has been playing a valuable role in the achievement of MDGs. My new assignment as head of UNDP operation in Asia-Pacific gives me an opportunity to work with our partners to bring together all the threads of MDGs in the region to build an inclusive, sustainable and resilient Asia-Pacific,” Mr. Xu said in his first meeting with the Regional Bureau for Asia and the Pacific staff at UNDP headquarters in New York.

Click here for full story here: http://matangitonga.to/2013/09/04/undp-director-seeks-breakthrough-partner-attitudes

"Io, pestato dalla sicurezza" Trascina l'Onu in tribunale

Brutta avventura per un consulente italiano che, escluso da un concorso al Palazzo di vetro, aveva denunciato scelte clientelari. "Sono stato preso a calci, assalito e mi hanno messo anche le manette", racconta dall'inviato Giampaolo Pioli

"Sono stato preso a calci e assalito da tre guardie dell’Onu in un ufficio, mi hanno spruzzato in faccia due volte il pepper spray e messo le manette come un delinquente. Per disperazione col bruciore negli occhi ho reagito addentando la mano di uno dei poliziotti e domani dovrò presentarmi in tribunale a difendermi dalle accuse di essere stato io l’assalitore degli agenti. E’ incredibile. Ho lavorato per quasi 6 anni per le Nazioni Unite come consulente con diversi contratti a termine. Sono un idealista, credo nel Palazzo di Vetro e nella sua funzione, ma le cose che accadono al suo interno possono anche essere raccapriccianti…Voglio che ritirino la loro denuncia e se non lo fanno ne presenterò io una contro di loro".

Nicola Baroncini, 35 anni è un giovane valtellinese di Delebio, laureato in economia, sposato con una dipendente dell’United Nations Development Program e padre di un bambino di 2 anni. Il rocambolesco episodio del suo arresto dentro uno dei palazzi dell’Onu, da parte della polizia di New York che lo ha portato anche in carcere a Manhattan per una notte, risale al 22 giugno, ma adesso, con l’udienza, rischia di far esplodere un nuovo caso di nepotismo nella gestione del segretario generale Ban Ki Moon. Senza quel clamoroso arresto tutto sarebbe finito probabilmente nel nulla.

Baroncini sostiene di essere vittima di una rappresaglia interna e che il concorso in programma il 9 giugno per il posto di "special assistant" (60/70 mila dollari l’anno esentasse) del vice direttore dell’ufficio Asia e Pacifico dell’UNDP Ligia Elisondo, al quale ha partecipato classificandosi 4°, potrebbe non essersi svolto nel rispetto delle regole. Dopo il trattamento subito vuole andare fino in fondo.

Il giovane italiano, ora disoccupato, si è rivolto prima ai responsabili delle risorse umane dell’Onu mostrando una e-mail nella quale quasi 2 mesi prima, il 20 aprile l’inglese Alan Doss sottosegretario generale dell’Onu e inviato speciale di Ban Ki Moon per il Congo ringrazia la stessa Elisondo per la posizione che verrà assegnata alla figlia Rebecca prima ancora dell’uscita del bando.

Alla fine dell’esame il 9 giugno una bella ragazza russa Violeta Maximova prima classificata rinuncerà al posto per andare nella fondazione di Bill Clinton e Rebecca Doss seconda in lista ottiene la posizione.

Il 22 giugno per Baroncini arrivano i guai, le manette e crolla il mito dell’Onu. Quando si presenta alla scrivania, il capo dell’ufficio la signora Elisondo gli dice di tornare a casa ma che verrà pagato comunque fino alla fine del mese quando scadrà il contratto. Lui va dal diretto superiore che solo due giorni prima gli aveva promesso di aiutarlo a trovare un altro posto a termine, ma questa volta trova un muro. Baroncini sventola di nuovo l’e-mail di Doss e grida nel corridoio "vergogna… se questo è il modo con cui reclutate la gente".

Un uomo della sicurezza gli chiede di restituire il pass e di lasciare l’edificio.Baroncini obbedisce e comincia a raccogliere le carte e a spegenere il computer. Arriva anche la moglie che lavora poche stanze più avanti e insieme a lei due guardie dell’Onu che lo piantonano obbligandolo(secondo il suo lungo racconto) a rimanere per ore in attesa in un ufficio vuoto.

"A quel punto non capivo più cosa stava succedendo - ci dice - Ho chiesto di parlare col consolato italiano e con un avvocato. Non mi è stato permesso. E’ arrivato anche un altro agente Onu e hanno invitato mia moglie ad andare in un’altra stanza dove le hanno chiesto se a casa ero violento e la picchiavo. C’è tutto nel mio rapporto che ho già presentato alle autorità dell’Onu e che presenterò in tribunale. Ma l’aggressione è avvenuta quando è entrato nella stanza un ufficiale delle Nazioni Unite con la divisa bianca. Una delle guardie mi si è buttata addosso tirandomi per terra e le altre mi hanno preso a calci e spruzzato lo spray. Non ci vedevo gridavo dal dolore volevo un avvocato e mi hanno spruzzato ancora prima di mettermi le manette mi erano addosso in tre. La polizia di New York è arrivata molto dopo con un’ambulanza. Mi hanno portato all’ospedale Bellevue. Non al pronto soccorso ma al reparto psichiatrico. Il medico mi ha visitato e si è messo a ridere giudicandomi sano di mente. Da li sono finito al distretto di polizia per le impronte digitali perché nel frattempo un agente dell’Onu aveva sporto denuncia nei miei confronti dicendo che ero stato io ad assalirlo e da qui sono finito in tribunale alle dieci di sera. Siccome il giudice era già andato a casa ho dovuto trascorrere la notte seduto in una cella on altre 20 persone fino alle nove del mattino quando il magistrato ha fissato per agosto la data dell’udienza".

Avete provato a discutere con l’Onu?
"Il mio avvocato ha cercato diverse volte di mettersi in contatto ma è sempre stato rinviato da un interlocutore all’altro".

E’ probabile che nel frattempo in corte le venga offerto un 'patteggiamento' per chiudere l’incidente?
"E’ quello che mi è stato detto, ma non intendo accettare. Se l’agente dell’Onu non ritira la denuncia ne faccio una contro di loro per le violenze subite e voglio un processo per dimostrare chi è stato l’aggressore e l’aggredito. Chiameremo anche i funzionari dell’Onu a testimoniare. E’ una vicenda assurda e sconcertante. Voglio che venga fuori la verità. Rivoglio la mia dignità…Io non ho nulla da perdere…..ma solo un figlio da mantenere e un mutuo da pagare".

L’ufficio del portavoce delle Nazioni Unite è avaro di dettagli su questo episodio. Ammette che è accaduto , conferma che è stato usato il 'pepper spray' e aggiunge che la guardia coinvolta è stata medicata in ospedale ed è dovuta rimanere a casa una settimana dal lavoro. Sul concorso contestato dell’UNDP dichiarano laconici che "il processo di selezione si è svolto regolarmente". Non parlano del potenziale conflitto d’interesse di Alan Doss che raccomanda la figlia, ma potrebbero essere costretti a farlo com’è del resto già accaduto anche con vecchi scandali Onu del passato.

dall'inviato Giampaolo Pioli

APP-Pakistan: Senators demand audit of UNDP accounts

ISLAMABAD, May 14 (APP): Senators on Wednesday have demanded an audit of the expenditures of Rs 5 billion funds provided to the National Commission for Human Development (NCHD) by the government, which was not allowed by concerned authorities.

Responding to a point of order in the Upper House of the Parliament, Leader of the House, Mian Raza Rabbani said the government is holding back a tranche of Rs 874 million of the Commission after its chief declined to hold audit of the Commission’s accounts.

He said Commission had not allowed the audit of the expenditures of Rs 5 billion fund provided by the government besides an amount of US$ 27.8 million raised by NCHD from international donors including the UNDP, World Bank and USAID.

The Leader of the House in Senate said as per the demand of the senators from both sides, the matter should have been brought to the notice of the prime minister so that he might order a detailed audit into the accounts of the Commission which was established for the welfare of the common man.

He added that the Commission should give detailed presentation to Prime Minister Yousuf Raza Gilani regarding its expenditures and projects.

Responding to another point of order, Raza Rabbani said Pakistan Air Force has acquired 60,000 acres of land in Lasbella to be used for firing range.

He quoted the Secretary Defense saying that the title of land would not be transferred and it would be used for the testing of aircraft being manufactured in Kamrah with the cooperation of China.

However, he said the compensation being provided to the land owners falling in the premises of firing range is yet unknown to him, adding that he would inform the House later.

Later, after the consensus from both sides, the Chairman Senate moved the matter to the Senate Standing Committee on Defense to resolve the compensation issue of the land owners and ensure the proper usage of land.

It is worth mentioning that the Senators on Tuesday had expressed fears that the land would be misused. Some of them went on to say that it might be used for developing housing societies instead of firing range.

Regarding tribal feuds in Sindh province, he said the Inspector General has given a detailed briefing to the concerned chief minister who would appoint an advisor to dedicate his services for the very cause.

To another point of order, the Leader of the House said the government would not take any decision about the allotment of land to UAE-based firm for Mirani Dam against prescribed rules.

He said the firm has signed a 20-year lease agreement with local farmers against Rs6, 500 per acre annual.

He told the House that matter would further be discussed in a meeting with the chief minister of Balochistan as was desired by the firm.

Keeping them accountable: In Pakistan, UNDP Awards No-Bid Contract For Disputed Election

The Pakistan election has been all over media lately. All of us have seen the unconstitutional way Musharraf used and managed to stay on as President. The rampant corruption in the current government has led to a major - throughout the country unrest - requesting Musharraf and his fellow governors to step down.

In all this mess - UNDP wouldn't stay away. How could UNDP ? We are there to "support our client" as Kemal Dervis always say.

Therefore now we will be looking at a fantastic way to dispose money to friends in a messy situation.

Today's Submission is : ACP-RBAP/07/0004
Total Amount: $ 915,636.00
Status: Approved from Akiko Yuge

(FROM INNERCITY PRESS) Even in Pakistan, a country beset by electoral disputes as well as terrorism, the UN Development Program bends its own rules, on issues as important as the provision of technical assistance to elections, as shown by an internal waiver of competition memo obtained by Inner City Press and placed online here.

Earlier this year, after General Pervez Musharraf announced elections, UNDP according to the memo decided it would "engage a recuritment [sic] agency to undertake hiring and provision of training coordinators for organizing training of polling officials workshops under Support to National Election Project (SNEP)." One part of the amorphous mandate claimed by UNDP is to preach transparency including in procurement: the solicitation and weighing of competitive bids before funds are spent. But in this case, on a project involving national elections, UNDP decided internally to waive its procurement rules, and award the $916,000 contract directly to Anjum Asim Shahid Associates (AASA). The scope of the contract, set forth in the memo, filled with typographical errors, includes

- Development of Recruitment [sic] plan and identification of coordinators [sic] through placing advertisement in the newspapers;

• - Short listing of candidates and development of selection cirteria [sic]
• - Conducting interviws [sic] in the field at major towns;
• - Final selection and contract signing (between the firm and the sucessful [sic] candidates).

(Above from Innercity Press)

But why this ? Why spend all this money to train - those who have already broken the rule and unconstitutionally have changed the laws and protected an unconstitutional President ?

Well we think this award has nothing to do with Pakistan. This is a one time payment from UNDP to the Regime of Musharraf to accept back the outgoing Hafiz Pasha. UNDP can no longer continue to keep him around, specially with the latest failures on North Korea, Burma, Indonesia and Nepal.

But in a move that is typical only on hostile take-overs in private sector, the High Priests at UNDP have decided that Pasha should go, and at whatever price. Therefore let's give this money to whomever the Pakistani Government want to. Let the Pakistani's come out with the scheme, and UNDP would disburse on-time so Pasha's departure is secure.

Well yest again the Highest priests have forgotten that the UNDP's money is not their money. Is our money - is public tax-payers money. They have no right to dispose what millions of tax-payers have bestowed on us to invest on the poor - not in dictators.

UNDP money is not a slash fund where the High Priests put their hands whenever they need.

Kemal Dervis your leadership is destroying what is left to UNDP. Your decisions and those who surround you, are destroying our credibility in the world.

Stop it now !!!

p.s.: we would like to thank Innercity Press for their investigatory work on the above. We used portion of thier work. To read more on InnercityPress - please go at (http://innercitypress.com/)